Due studi pubblicati su Nature Genetics hanno approfondito le basi genetiche dell’insonnia clinica. La malattia colpisce circa 1 persona su 10 e mina sia il benessere fisico sia quello mentale. I ricercatori sospettavano da anni che ci fosse una base biologica, ma solo di recente hanno individuato alcune delle cause. Da quanto è emerso, i geni coinvolti sarebbero gli stessi che causano malattie cardiache e disturbi psichiatrici.
La genetista Danielle Posthuma, della Vrije University di Amsterdam, ha esaminato il DNA di oltre 1,3 milioni di individui. A partire da questo, ha individuato 202 aree del genoma legate all’insonnia. I geni coinvolti sono ben 956, attivi soprattutto nelle regioni cerebrali comunemente legate all’insonnia.
Pressapoco in contemporanea, la genetista Richa Saxena del Massachusetts General Hospital ha analizzato 450.000 genomi. Questa volta i ricercatori hanno identificato 57 regioni del DNA, che comprendono 236 geni. I risultati dei test effettuati hanno confermato quanto scoperto nel primo studio. Pare esserci una sovrapposizione tra i geni scoperti dalla dottoressa Posthuma e quelli scoperti dalla dottoressa Saxena.
Entrambi gli studi mettono in evidenza una grossa sovrapposizione tra geni legati all’insonnia, geni legati a difetti metabolici e geni legati a malattie psichiatriche. Chi soffre di insonnia spesso è predisposto anche a depressione, ansia, schizofrenia, diabete di tipo 2, malattia coronarica. Il problema pare quindi legato a disturbi neuropsichiatrici e di regolazione dell’umore.
Il gruppo della dottoressa Posthuma mira ad aumentare le dimensioni del campione. Inoltre, ha in programma esperimenti di laboratorio, per dimostrare il rapporto causa-effetto tra insonnia e cellule coinvolte. In questo modo sarà più facile elaborare nuovi trattamenti, che affianchino l’attuale cognitivo-comportamentale.
Fonte: lescienze.it
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