Una paziente ha dato alla luce un bambino sano presso l’ospedale Antoine Béclère University, a Parigi. La donna ha fatto ricorso alla fecondazione in vitro usando degli ovuli congelati cinque anni prima. La cosa davvero eccezionale, però, è che gli ovuli erano immaturi al momento della raccolta.
Cinque anni fa, la paziente allora ventinovenne aveva ricevuto una diagnosi di tumore al seno. Dovendosi sottoporre alla chemioterapia, aveva deciso di congelare alcuni ovuli ancora immaturi. In questo modo, avrebbe potuto provare ad avere figli una volta guarita dalla malattia. Vinta la lotta contro il tumore, la donna ha deciso di diventare madre.
Gli ovociti erano stati congelati con la vitrificazione, un processo che abbassa la temperatura all’istante e riduce al minimo i danni cellulari. Prima di usare la fecondazione in vitro, serviva però che gli ovuli fossero maturi. A tale scopo, i dottori hanno usato una tecnica detta “maturazione in vitro” (IVM). Questo è il primo caso di successo riportato.
Le donne che si sottopongono a chemioterapia congelano i propri ovuli immaturi da anni. I trattamenti di conservazione canonici sono infatti lunghi e, nei casi peggiori, potrebbero accelerare l’avanzamento del tumore. Purtroppo, fino a oggi nessuno aveva riportato casi di successo. La paziente parigina è la prima donna ad aver usato la tecnica e ad aver dato alla luce una bambina sana.
La piccola è nata a termine, senza complicazioni né in gravidanza né dopo. Pare quindi che i medici abbiano trovato la combinazione giusta di trattamenti per preservare la fertilità femminile.
Fonte: annalsofoncology.org
Add a comment