La genomica sta acquistando sempre più importanza nel campo della diagnosi prenatale e della salute in generale. È dello scorso mese la decisione del Dipartimento della Salute statunitense di promuovere una nuova piattaforma di sequenziamento genetico. L’obiettivo principe è accelerare la decodifica di DNA e RNA, così da affrontare per tempo possibili pandemie e infezioni resistenti agli antibiotici. La genomica è inoltre uno strumento fondamentale nell’ambito della diagnosi prenatale non invasiva, nonché nella lotta contro il cancro.
Nell’ultimo anno tre realtà molto importanti hanno formato un sodalizio, in nome della ricerca contro il cancro. I Genomic Data Commons, il National Cancer Institute e la Foundation Medicine hanno firmato un accordo per condividere un database con il genoma di oltre 30.000 persone. Mirano così a ottenere un ulteriore strumento per creare trattamenti di precisione contro il cancro. Le diverse mutazioni nel DNA di un tumore determinano infatti come risponderà ai trattamenti. Ecco perché un sequenziamento rapido e preciso può fare la differenza tra il successo di una cura o il suo fallimento.
Il next-generation sequencing ha un ruolo fondamentale non solo nello screening prenatale, ma anche nelle nuove tecniche di diagnosi oncologica. Sono infatti in crescita i test del DNA volti a identificare i segni di un eventuale tumore in via di sviluppo. Il processo è però estremamente complesso e la grande sfida sta nel trovare un modo per accelerarlo.
Fonte: healthcaredive.com
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