I ricercatori dell’Università di Cambridge hanno identificato i geni responsabili della forza fisica. Lo studio ha analizzato i dati di oltre 140.000 individui britannici, combinati con quelli di 50.000 olandesi, danesi e australiani.
Dan Wright, autore principale dello studio, ha studiato la forza della stretta di quasi 200.000 individui. Il numero di partecipanti ha aiutato a comprendere i meccanismi dietro a una stretta di mano poderosa. Lui e il suo team hanno infatti individuato 16 varianti genetiche comuni associabili con la forza muscolare.
Gli scienziati sospettavano che la forza muscolare fosse frutto anche dei geni, ma mancavano le prove. Ora ci sono e molte delle varianti identificate sono collocate in geni fondamentali per le funzioni muscolari. Alcuni dei geni in questione determinano la struttura e il comportamento delle fibre muscolari. Altri sono fondamentali per la comunicazione tra sistema nervoso e cellule muscolari.
La scoperta è importante anche per la ricerca medica. Alcune mutazioni sono associate a gravi sindromi monogenetiche, provocate da singole anomalie genetiche. Ciò dimostra che le variazioni in questi geni possono sia provocare patologie sia influenzare il livello di forza fisica. La scoperta potrebbe quindi aiutare a studiare nuovi trattamenti contro l’eccessiva debolezza muscolare.
Al di là della forza muscolare, il vigore di una stretta di mano potrebbe indicare anche lo stato di salute generale dell’individuo. Si pensava che fosse ricollegabile al rischio di mortalità precoce, di malattie cardiocircolatorie e di fratture. Prima dello studio era però poco chiaro in che modo tutti questi fattori si legassero tra loro. In realtà secondo gli studiosi di Cambridge una forza maggiore abbassa il rischio di malattie, ma una forza minore non lo alza in nessun modo.
Fonte: cam.ac.uk
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