Uno studio clinico dell’Università di Leicester ha testato l’utilità dei test genetici del trattamento dei tumori. Da quanto risulta, i test aiutano a decidere a che ora è meglio effettuare la radioterapia. La scelta del momento della giornata può infatti aiutare a sopportare meglio la tossicità del trattamento. In questo modo è possibile ridurre gli effetti negativi e aumentare le probabilità di successo.
Il test genetico analizza i geni che regolano il ciclo circadiano, ovvero in nostro orologio interno. Identificando le variazioni in questi geni, è possibile capire se sia meglio effettuare il trattamento la mattina o la sera. I ricercatori hanno applicato questo principio al trattamento di 879 pazienti affetti da tumore al seno.
Le variazioni dei geni PER3 e NOCT sono collegate a una minore resistenza la mattina. Questi pazienti, se trattati nelle prime ore del giorno, sono esposti al rischio di effetti collaterali a breve e lungo termine. Questo accade perché le loro cellule tendono a dividersi più presto nel corso della giornata. Durante questa fase, le cellule sono più vulnerabili ed è più facile che la radioterapia le danneggi.
Il test è un nuovo tassello nella creazione di trattamenti sempre più personalizzati. Potrebbe bastare un semplice test genetico per decidere quale sia l’orario migliore per effettuare la radioterapia. Basterebbe questo per risparmiare sofferenze a moltissime persone malate. Ad oggi, infatti, sono migliaia i pazienti che soffrono per gli effetti collaterali del trattamento, soprattutto sulla pelle. Tra questi ci sono bruciature, zone arrossate e cambiamenti di colore della pelle.
Fonte: medicalxpress.com
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