Le coppie che decidono di usare la fecondazione in vitro spesso temono le conseguenze per il nascituro. Ci sono infatti voci secondo le quali i bambini concepiti così sarebbero più a rischio. Uno studio internazionale ha analizzato i pericoli reali per chi viene concepito in vitro. Da quanto è emerso, i bambini non sono più soggetti a parto pretermine né a basso peso alla nascita.
Negli ultimi anni c’è stato un aumento delle coppie che usano la fecondazione assistita per concepire. Molte altre temono però le possibili conseguenze per il loro bambino non ancora nato. Per questo motivo, i ricercatori del Max Planck Institute for Demographic Research (MPIDR), della London School of Economics e della Helsinki University hanno seguito 1.245 bambini.
I bambini coinvolti nello studio erano fratelli, dei quali almeno uno concepito con fecondazione assistita. I ricercatori hanno messo a confronto i problemi alla nascita dei due gruppi di bambini. In questo modo, hanno analizzato la percentuale di parti problematici tra i fratelli concepiti naturalmente e quelli con IVF.
In effetti, i bambini concepiti con fecondazione assistita o IVF paiono avere più problemi. Il tasso di parti pretermine è più alto, così come quello di bambini molto piccoli alla nascita. Secondo i ricercatori, però, i dati avrebbero poco a che fare con la fecondazione assistita in sé. Infatti, i fattori davvero rilevanti sarebbero legati legati all’età della madre e a caratteristiche fisiche che, tra le altre cose, riducono anche la fertilità.
Fonte: romper.com
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