I ricercatori della Università del Colorado e della Duke University hanno presentato uno studio sulle tecniche migliori per la fecondazione in vitro. Secondo gli scienziati, gli ovociti freschi danno maggiori possibilità di successo rispetto a quelli congelati. Allo stesso modo, è meglio impiantare un unico embrione alla volta. Tutti questi risultati sono stati presentati alla American Society for Reproductive Medicine (ASRM).
Il dottor Alex Polotsky, autore principale dello studio, si pone sulla scia di altre ricerche degli ultimi anni. Conferma infatti quello che già altri hanno già affermato: impiantare molti embrioni alla volta non solo è inutile, ma anche deleterio. Affinché la fecondazione in vitro vada a buon fine, è molto meglio impiantare uno o due embrioni alla volta. In questo modo si limita anche il rischio di gravidanze gemellari, pericolose per la donna e per i feti.
Il punto focale dello studio, però, è stato l’uso di ovociti congelati e il suo rapporto con il numero di embrioni impiantai. Ad oggi è ancora incerto se sia meglio usare ovociti freschi o congelati, specie quando provengono da una donatrice. Per chiarire questo punto, i ricercatori hanno esaminato i dati della Society for Assisted Reproductive Technology (SART). Si sono concentrati in particolare sulle donne che hanno usato ovuli donati, che di solito danno maggiori probabilità di successo.
Le analisi hanno svelato che il tasso di bambini nati in salute è lo stesso, indipendentemente che le donne abbiano usato ovociti freschi o congelati. L’uso di ovociti freschi va però a braccetto con l’impianto di due o tre embrioni alla volta, con quindi più parti gemellari e più complicazioni. Al contrario, è più facile che chi usa ovociti congelati impianti un solo embrione alla volta.
Fonte: eurekalert.org