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Aurora magazine

L’insufficienza epatica in gravidanza può aumentare il rischio di obesità

Le donne con problemi di insufficienza epatica in gravidanza potrebbero aumentare il rischio diobesità per i figli. È quanto afferma uno studio presentato durante The Society for Endocrinology Annual Conference. Secondo i ricercatori, la condizione materna influenzerebbe il metabolismo del feto alterandone la flora batterica.

La colestasi intraepatica gravidica è uno dei problemi epatici più diffusi durante i nove mesi. La condizione riduce il rilascio di bile dal fegato; la bile si trasferisce nel sangue e danneggia le funzionalità del fegato. Tutto questo si traduce in dolori, rischio di aborto spontaneo e di nascita pretermine. Inoltre, i bambini esposti in grembo a questi problemi hanno più probabilità di diventare obesi.

La dottoressa Caroline Ovadia del King’s College di Londra ha analizzato la questione. Lo scopo era verificare la possibile correlazione tra flora batterica, metabolismo e obesità infantile.

Gli scienziati hanno seguito un gruppo di cavie gravide affette da insufficienza epatica. Dopo il parto, hanno esaminato la composizione della flora batterica dei piccoli. Hanno così notato delle alterazioni nelle colonie di batteri, nonché dei problemi epatici anche nei piccoli. I piccoli sono stati nutriti con cibi ricchi di grassi, simili a quelli diffusi nel Primo Mondo. Questi paiono aver peggiorato ulteriormente le loro condizioni.

Mangiare in modo sano è fondamentale, sempre. Da quanto emerso, sarebbe ancora più importante se la madre ha avuto problemi epatici durante la gestazione. I bambino potrebbero infatti avere una flora batterica alterata già di base; una dieta troppo grassa non farebbe che peggiorare la situazione.

Fonte: endocrinology.org