Uno studio Kaiser Permanente ha analizzato l’uso di cannabis tra le future mamme. I ricercatori hanno scoperto che è più comune tra le donne con gravi problemi di nausea sono più inclini. Il tasso di consumo è invece più basso tra le donne che non soffrono di nausee mattutine.
Lo studio approfondisce lavori precedenti, che attestavano un aumento del consumo di cannabis tra le donne incinte. Nessuno di questi si soffermava però sul “perché” di questo aumento. Le ragioni starebbero nelle nausee mattutine. Secondo i ricercatori, è probabile che molte donne usino la sostanza come automedicazione.
I ricercatori hanno coinvolto oltre 220.000 donne incinte, raccogliendo dati sul consumo di sostanze e su eventuali disagi. Si tratta dello studio più ampio fatto fino a oggi sul tema. Il team della dottoressa Kelly Young-Wolff ha così scoperto che le donne con nausee gravi avevano 4 volte in più le probabilità di consumare cannabis. Il tasso era 2 volte più alto tra quante lamentavano nausee lievi.
La percentuale di consumo prenatale di marijuana tra le donne era del 5,3%. Delle oltre 220.000 donne il 2,3% lamentava problemi gravi di nausea. L’11,3% di queste usava la cannabis per alleviare i disagi. Le donne con problemi lievi di nausea erano invece il 15,3%, l’8,4% delle quali consumava marijuana in gravidanza. Tra le donne senza problemi di nausea, invece, il consumo era del 4,5%.
I medici sconsigliano il consumo di cannabis in gravidanza. La sostanza potrebbe avere conseguenze sullo sviluppo neurale del feto e sul peso alla nascita. Saranno però necessari ulteriori studi anche su questi dati.
Fonte: medicalxpress.com