I sogni hanno sempre una logica tutta loro. Eppure, in gravidanza sembrano farsi ancora più bizzarri e inquietanti. Il fenomeno pare tutto tranne che isolato e potrebbe avere solide basi scientifiche. Le ha esaminate più di uno studio, facendo scoperte sorprendenti su come funzionano i sogni in gravidanza.
La fase REM occupa circa il 25% del tempo dedicato al sonno e ritorna più volte durante la notte. È il momento in cui si sogna e il cervello mette ordine tra le esperienze vissute durante il giorno. Quando ci si sveglia durante la fase REM, è più facile ricordare che sogni si stavano facendo anche in maniera nitida.
Il sonno disturbato è uno dei disturbi più comuni in gravidanza. Una delle cause sta negli alti livelli di progesterone, cui si sommano disagi legati al peso del pancione e allo stress. Dato che ci si sveglia molto più di notte, è anche più facile svegliarsi durante la fase REM. Questo spiega almeno in parte perché le donne incinte ricordino i sogni fatti con maggiore facilità e meglio.
Le donne in dolce attesa lamentano anche una maggiore frequenza di brutti sogni, molti dei quali a tema parto. Uno studio pubblicato sulla rivista BMC Pregnancy and Childbirth analizzava i questionari di 406 donne incinte tra i 17 e il 44 anni. Le donne riportavano circa il doppio di incubi rispetto alle donne non incinte, spesso legati al bambino che portavano in grembo.
La causa è soprattutto psicologica. La gestazione è un periodo di altissimo stress, che spesso si traduce in un aumento dei brutti sogni.
Fonte: livescience.com