Il team del dottor Daniel Weinberger ha scoperto una nuova possibile origine della schizofrenia: la placenta. Secondo lo studio, una placenta anomala potrebbe influenzare lo sviluppo del cervello e contribuire al manifestarsi della schizofrenia. Eventuali complicazioni in gravidanza rendono il fenomeno ancora più probabile.
La schizofrenia è una malattia psichiatrica che provoca allucinazioni visive e uditive. Di solito si manifesta in età adolescenziale o intorno ai vent’anni. Nel 2014, uno studio identificò 108 regioni nel nostro DNA collegate alla malattia. Ciononostante, si pensa che le cause siano un’unione di fattori genetici e ambientali. Complicazioni durante il parto e traumi infantili parrebbero giocare un ruolo importante, ad esempio.
Il team del dottor Weinberger ha studiato il collegamento tra genetica, complicazioni in gravidanza e schizofrenia. In particolare, i ricercatori si sono concentrati su un gruppo di complicazioni già in precedenza collegate alla malattia. Queste comprendono infezioni in gravidanza, preeclampsia, peso ridotto alla nascita, parto a rischio. Almeno 1 gravidanza su 5 sperimenta uno di questi problemi, eppure solo l’1% della popolazione soffre di schizofrenia. Ciò significa che manca un anello di congiunzione tra malattia e complicazioni.
Per il presente studio, gli scienziati hanno analizzato i dati di quasi 2900 persone. Alcune di queste erano schizofreniche, altre presentavano problematiche simili ma non manifestavano la malattia. È emerso che le 108 regioni del DNA della schizofrenia sono associate anche a complicazioni in gravidanza. Infatti, quasi la metà di queste sono legate allo sviluppo della placenta. La causa del manifestarsi della malattia starebbe quindi in un cattivo funzionamento di questo organo.
Le anomalie genetiche incriminate provocano un restringimento della placenta. Ciò causa una diminuzione dei nutrienti e dell’ossigeno che arrivano al cervello del feto, mettendo forse le basi per il manifestarsi della schizofrenia più avanti nella vita.
Fonte: newscientist.com