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Aurora magazine

Tumori: si colpiranno i geni invece dei singoli organi?

Durante il convegno annuale della European Society of Medical Oncology (Esmo), si è discusso di un nuovo approccio terapeutico ai tumori. In un prossimo futuro, potrebbero essere più importanti le mutazioni genetiche piuttosto che gli organi colpiti dalla malattia. Si stanno infatti espandendo gli studi riguardo i farmaci “agnostici”, disegnati per colpire una certa anomalia genetica piuttosto che un certo tipo di tumore.

Una singola mutazione genetica può causare diversi tipi di tumore. Basti pensare ai geni BRCA, responsabili sia del cancro al seno sia di quello alle ovaie. I farmaci agnostici agiscono proprio in base a queste mutazioni genetiche, indipendentemente da quale sia l’organo interessato. Se dovessero diffondersi, cambieranno in maniera radicale il modo in cui ci approcciamo ai trattamenti oncologici.

A settembre 2019, la Commissione Europea ha approvato uno dei primi farmaci agnostici. Si chiama Larotrectinib e agisce contro le mutazioni del gene che codifica per il recettore della tirosin chinasi neurotrofica (NTRK). Si è dimostrato efficace soprattutto nei casi più avanzati, nei quali ci siano metastasi e non si possa operare. Il farmaco si prende in pastiglie, ha pochi effetti collaterali e ha dato risultati contro 29 tipi di cancro.

Ci sono altri farmaci agnostici in fase di approvazione o già approvati. Sono tutti concepiti per agire in presenza di una determinata mutazione, indipendentemente dall’organo interessato. In questo modo la terapia è più personalizzata, per quanto possa sembrare contro intuitivo. Inoltre, è possibile agire anche contro tumori rari per i quali non esistono terapie specifiche.

Fonte: corriere.it