Un gran numero di studi prova l’utilità dei test genetici nella lotta contro tumori e altre patologie. Uno studio del dottor Forester potrebbe introdurli anche nella psichiatria. Il medico ha infatti sviluppato un test genetico che aiuta a scegliere l’antidepressivo migliore per ciascun paziente. Il test esamina dozzine di geni coinvolti nel metabolismo dei farmaci e prevede le possibili risposte del cervello.
Secondo lo studio, il test genetico sarebbe in grado di predire gli effetti di più di 50 antidepressivi e antipsicotici. Sulla base di questi risultati sarebbe più semplice capire quali farmaci evitare e su quali puntare. In questo modo si eviterebbe di far saltare il paziente da un antidepressivo all’altro, con conseguenze negative anche per la salute.
Per il momento il test è ancora in fase di test in 60 ospedali statunitensi. Tra i 1.167 pazienti coinvolti nel trial, metà ha effettuato il test genetico e metà no. I risultati paiono essere positivi. Il test ha permesso di scegliere farmaci più efficaci, con risposte il 30% più positive rispetto a quelle del gruppo di controllo. L’applicazione dei test genetici alla psichiatria ha però dei lati oscuri.
Il cervello è un organo complesso. Un singolo test genetico può aiutare, ma per il momento non può essere la risposta definitiva. Inoltre, pone il medico di fronte a una serie di possibili scelte. Sta a lui e alla sua esperienza capire qual è la migliore per il paziente. Quello del dottor Forester rimane comunque un passo importante per la psichiatria di precisione.
Fonte: wsj.com