La dottoressa Ruth Mace dell’Università College di Londra ha pubblicato uno studio sui fattori che influenzano la menopausa. Secondo lo studio, condotto su oltre 3.000 donne, avere più rapporti sessuali potrebbe ritardare il fenomeno. L’assenza di rapporti segnerebbe infatti la fine del periodo riproduttivo per l’organismo.
La fine del periodo fertile porta con sé una serie di conseguenze negative per l’organismo, che vanno ben oltre l’impossibilità di concepire. I cambiamenti ormonali provocano disagi psicologici e fisici, tra cui un incremento del rischio di osteoporosi e di malattie cardiovascolari. Per questo motivo, l’autrice dello studio ha studiato come ritardarla il più possibile. Da quanto è emerso, l’attività sessuale potrebbe aiutare a spostare in avanti il fenomeno.
Il team di ricerca ha analizzato i dati di 3.000 donne aventi circa 45 anni, raccolti nel corso di uno studio condotto tra il 1996 e il 1997. A quel tempo, nessuna delle donne era in menopausa. I ricercatori avevano inoltre intervistato le donne riguardo stato di salute, abitudini alimentari, frequenza dei rapporti sessuali e della masturbazione. Circa il 50% delle intervistate aveva dichiarato di fare sesso una volta a settimana. Dieci anni dopo, i ricercatori sono tornati a intervistarle.
Nel 2007, 1 donna su 2 era entrata in menopausa verso i 52 anni. Il tema della dottoressa Mace ha incrociato i dati con quelli raccolti nel 1997, svelando una correlazione tra età della menopausa e abitudini sessuali. Nelle donne con una vita intima attiva, le probabilità di entrare presto in menopausa si sono dimostrate inferiori del 28%. Le ragioni del fenomeno sono però poco chiare.
Secondo la co-autrice dello studio Megan Arnot, la menopausa anticipata potrebbe essere una risposta adattiva. L’assenza di rapporti sarebbe il segnale che la donna non cerca più una gravidanza, il che spingerebbe l’organismo a interrompere l’ovulazione. Al momento sono però solo congetture.
Fonte: lastampa.it