Un team dell’Università di Harvard ha analizzato la fertilità di una classe particolare di uomini: giovani, in buona forma fisica, ma con un’alimentazione ricca di cibi spazzatura. Nonostante il peso sotto controllo, la fertilità di questi giovani uomini è risultata inferiore rispetto ai partecipanti con un’alimentazione sana.
Molti dei partecipanti allo studio erano nell’età di picco riproduttivo, quindi tra i 20 e i 25 anni. Ciononostante, avevano meno di 39 milioni di spermatozoi per eiaculazione. Sotto questo numero di spermatozoi, diventa difficile concepire naturalmente e la situazione non può che peggiorare con l’età. La colpa di tutto questo? Carne rossa, cibi già pronti, bevande zuccherate e carboidrati.
I ricercatori hanno analizzato lo sperma di 3.000 uomini attorno ai 19 anni di età. Inoltre, hanno sottoposto i partecipanti ad alcuni sondaggi riguardanti la dieta. In questo modo li hanno potuti dividere in quattro gruppi, in base al tipo di alimentazione. Coloro che mangiavano poca carne, tanto pesce e tante verdure erano quelli con lo sperma più sano e ricco di spermatozoi.
Tendiamo a dare la colpa per i problemi di fertilità a obesità e sedentarietà. Entrambi i fattori influenzano la conta spermatica in negativo, in effetti. La cattiva alimentazione pare però avere un suo ruolo particolare in tutto questo. Il cibo spazzatura aumenta il rischio di diabete, obesità e tumore. Oltre a questo, basta di per sé a far crollare il numero medio di spermatozoi. Questa potrebbe essere una delle cause del crollo nella fertilità maschile che stiamo sperimentando.
La scoperta più preoccupante di questo studio riguarda gli esiti sul lungo periodo. Gli spermatozoi vivono in media 3 mesi: cambiando alimentazione, si dovrebbe avere un netto miglioramento della fertilità. Secondo i ricercatori, però, una cattiva dieta in gioventù potrebbe danneggiare la fertilità in maniera permanente.
Fonte: independent.co.uk