Lo smog potrebbe influenzare negativamente la fertilità femminile. La scoperta arriva dalle Università di Modena e di Reggio Emilia. I ricercatori hanno misurato i livelli di ormone antimulleriano in 1318 donne modenesi. Da quanto è emerso, più l’aria è inquinata minori sono i livelli e minori sono le possibilità di concepire.
L’ormone antimulleriano viene rilasciato dalle cellule delle ovaie ed è legato al numero di ovociti disponibili. I ricercatori hanno confrontato i livelli dell’ormone con quelli delle polveri sottili nell’aria. A parità di età, le donne esposte a quantità maggiori di agenti inquinanti sono risultate meno fertili di quelle meno esposte. È quindi probabile che la qualità dell’aria influenzi le possibilità di rimanere incinta.
Il dottor Antonio La Marca ha presentato i risultati dello studio all’European Society of Human Reproduction and Embryology Meeting, tenutosi quest’anno a Vienna. Secondo il ricercatore, vivere in un’area molto inquinata è associato con una netta riduzione delle capacità riproduttive. Lo smog potrebbe accelerare la perdita di ovociti utili per la riproduzione anche di due o tre volte.
Lo studio propone spunti interessanti, ma necessità di conferme. Inoltre, i ricercatori non hanno misurato l’esposizione individuale delle donne: si sono basati su dati generali. Ad ogni modo, la scoperta potrebbe spiegare alcuni casi di infertilità inspiegata femminile e di menopausa precoce. Questo benché non offra soluzioni spendibili nell’immediato.
Fonte: newscientist.com