Ci sono moltissimi studi che lo dicono: lo stress fa male alla fertilità. I ricercatori della RMIT University di Melbourne hanno però scoperto un nuovo legame tra stress cronico e problemi riproduttivi. Uno studio pre-clinico analizza infatti il ruolo di un ormone in entrambi i fenomeni, individuando aspetti che non erano mai stati presi in considerazione.
Il team ha analizzato la grelina, un ormone prodotto dalle cellule P/D1 di stomaco e pancreas. Il suo compito è stimolare l’appetito, ma viene rilasciato anche in condizioni di stress. È una delle ragioni per le quali mangiamo quando siamo sotto stress, anche se non abbiamo davvero fame.
I ricercatori hanno bloccato la produzione di grelina in alcune cavie femmine. Pare che questo abbia ridotto gli effetti negativi dello stress cronico sulla funzionalità ovarica. Un’ulteriore prova di come lo stress cronico influenzi la fertilità, ma non solo. L’ormone potrebbe essere la chiave per regolare gli effetti di questi disturbi sulle ovaie, riducendoli quanto meno in parte. Potrebbe essere un modo aumentare le chance di concepire di tante donne, che oggi soffrono di problemi di fertilità solo in parte comprensibili.
Per il momento i dati riguardano solo le cavie, ma i topi reagiscono allo stress in modo molto simile agli esseri umani. Le scoperte sono quindi applicabili anche noi, con i dovuti distinguo. Tant’è che potrebbero aprire la strada a una serie di nuovi studi per la cura dell’infertilità, incentrati su come ridurre gli effetti dello stress sull’organismo.
Fonte: rmit.edu.au