Il rene policistico dell’adulto è una malattia genetica che colpisce circa 1 persona su 1000. In molti casi, danneggia i reni a tal punto da renderli inutilizzati. Di conseguenza, il paziente è costretto a passare il resto della vita in dialisi. I ricercatori dell’Istituto Mario Negri potrebbero aver trovato una soluzione alternativa, però. Pare infatti che il farmaco octreotide rallenti lo sviluppo delle cisti e permetta ai reni di funzionare più a lungo.
I ricercatori hanno coinvolto 100 pazienti in uno studio denominato “Aladin 2”, tutti con funzionalità renale compromessa. Metà di loro ha ricevuto l’octreotide una volta al mese per 3 anni, metà ha ricevuto il placebo per fare da gruppo di controllo. I pazienti del primo gruppo hanno manifestato netti miglioramenti rispetto a quelli del secondo.
Il farmaco ha rallentato la crescita delle cisti e salvaguardato parte delle funzionalità renale. Ciò ha ridotto la necessità di ricorrere alla dialisi, anche in casi con gravi danni renali. Non ha eliminato i danni già presenti, ma quanto meno ha ridotto lo sviluppo di quelli nuovi. La speranza è poter usare il farmaco per prevenire l’insufficienza renale, risparmiando la dialisi ai pazienti individuati per tempo.
Lo studio rappresenta un grosso passo in avanti rispetto ai trattamenti standard. Oggi si affrontano soprattutto i disturbi secondari del rene policistico, come l’ipertensione arteriosa e le alterazioni del metabolismo. Purtroppo non esistevano modi per rallentare o arrestare lo sviluppo delle cisti. Pare che le cose stiano cambiando.
Fonte: corriere.it