Una donna può smettere di prendere la pillola in qualunque momento, anche a metà pacchetto. Quali effetti ha però sul corpo e sulla fertilità? La pillola anticoncezionale sovrascrive il ciclo mestruale e, nel momento in cui viene a mancare, si rischia di incorrere in problemi di varia natura.
Gli anticoncezionali come la pillola usano gli ormoni per regolare il ciclo mestruale, così da prevenire l’ovulazione. Interrompendo l’assunzione a metà mese, si rischia di aumentare il rischio di gravidanze non programmate. Ciò accade anche quando si passa da un metodo anticoncezionale ormonale all’altro. Per non vanificare gli effetti della pillola, prima di iniziare ad assumere un altro farmaco bisognerebbe concludere il mese.
Interrompere la pillola anticoncezionale in anticipo può avere conseguenze anche sul fisico. Il cambiamento ormonale improvviso può:
- anticipare o ritardare le mestruazioni;
- causare i tipici sintomi della sindrome premestruale;
- causare cambiamenti d’umore improvvisi, ansia e depressione;
- far tornare problematiche che la pillola anticoncezionale bloccava, come l’acne e le cisti ovariche.
Ciò che conta davvero, però, è il tempo necessario affinché gli ormoni naturali riprendano a funzionare in modo regolare. Nei casi peggiori, possono servire anche 3 mesi affinché il ciclo mestruale ritorni regolare. In compenso, il 98,9% delle donne torna a ovulare normalmente entro 90 giorni.
In ogni caso, i ginecologi raccomandano di parlare sempre con il proprio medico prima di interrompere l’assunzione della pillola. Soprattutto, consigliano di finire il mese in corso per non acutizzare alcuni dei problemi di cui sopra.
Fonte: medicalnewstoday.com