Negli ultimi anni, sta aumentando il tasso di coppie che usano terapie per la fertilità. I ricercatori di tutto il mondo stanno cercando di capire se questi trattamenti provochino complicazioni cardiovascolari. Gli studi fatti fin’ora hanno dato risposte contraddittorie alla domanda.
I trattamenti per la fertilità comportano l’uso di alti dosaggi di ormoni. È quindi importante verificarne l’impatto sulla salute, specie sul lungo periodo. Questo anche alla luce dell’età sempre più avanzata di chi richiede terapie del genere.
Due medici canadesi – il dottor Dayan e il dottor Udell – hanno studiato il rapporto tra malattie cardiovascolari e trattamenti per la fertilità. Secondo i due, i ripetuti cicli di iperstimolazione ovarica aumentano il rischio di trombosi e incidono sui meccanismi che regolano la pressione sanguigna. In più, lo stress stesso legato alla pratica facilita l’insorgere di disturbi cardiovascolari.
Lo studio canadese ha analizzato i dati di 6 altri studi. I dati riguardavano 41.910 donne con una storia di infertilità alle spalle e 1.400.202 donne senza tali problemi. I ricercatori hanno analizzato l’incidenza di eventi cardiaci nei due gruppi. Hanno così osservato che le donne del primo gruppo avevano un tasso di ictus e problemi cardiovascolari più alto.
I risultati non sono definitivi e saranno necessarie ulteriori osservazioni, ma sollevano un problema. Secondo il dottor Park, non ci sarebbe un rapporto di causa ed effetto tra trattamenti e malattie cardiovascolari. Piuttosto, le ragioni che provocano l’infertilità potrebbero facilitare anche l’insorgere di problemi del genere.
Fonte: thecardiologyadvisor.com