La selezione degli spermatozoi più motili è una fase ormai d’obbligo nella fecondazione assistita. In questo modo i campioni di sperma vengono “puliti” di tutti gli spermatozoi lenti, malati, danneggiati. Ciò aumenta le probabilità che la IVF abbia un esito felice. Gli scienziati sono però ancora incerti su quali siano i fattori che influenzano la qualità degli spermatozoi.
Un team di biologi dell’Università tecnica di Dresda ha analizzato diversi tipi di spermatozoi bovini. Ne ha valutato il metabolismo, la motilità e la lunghezza della coda, cercando delle connessioni. Dai dati è emersa una connessione tra velocità del metabolismo e dei movimenti del flagello. Più il metabolismo della cellula è rapido, meglio si muove nel flusso. Ciononostante, la correlazione non è così immediata.
La dottoressa Veronika Magdanz ha spiegato l’effettivo peso dei risultati. Non si tratta semplicemente di cercare gli spermatozoi che metabolizzano di più. Le cellule selezionate hanno anche riserve di energia più basse, dato che ne consumano di più e più velocemente. Certi percorsi metabolici possono quindi avere conseguenze negative sulla salute delle cellule, danneggiandone l’integrità. Ad esempio, uno di questi percorsi produce pericolosi radicali liberi che accelerano il deterioramento degli spermatozoi.
I risultati dello studio spiegano perché selezionare gli spermatozoi in base a quanto si muovono velocemente. Sarà possibile applicarli sia agli esseri umani sia agli animali d’allevamento, seppure con qualche approfondimento in più.
Fonte: tu-dresden.de