Un gruppo di ricerca della Harvard Medical School e dello Howard Hughes Medical Institute ha individuato nuove possibili cause dell’autismo. Secondo lo studio, i disturbi potrebbero essere collegati ad anomalie del sistema nervoso sensoriale periferico.
Gli studiosi hanno studiato su modelli animali le singole mutazioni geniche ricollegabili all’autismo. Hanno in questo modo individuato gli effetti delle diverse anomalie, delineando un quadro ancora più complesso. Si sono concentrati in particolare sui geni Mecp2 e GABRB3, entrambi essenziali affinché le cellule nervose funzionino. Studi precedenti avevano già collegato problemi di efficienza delle sinapsi ad anomalie in questi geni.
I ricercatori hanno limitato gli effetti delle mutazioni solo ai nervi sensoriali periferici delle cavie. Hanno quindi misurato le reazioni ai diversi stimoli. È emerso che le cavie non erano più in grado di discriminare i diversi tipi di contatto. Avevano inoltre sviluppato una ipersensibilità a qualsiasi stimolo tattile, che provocava a propria volta un aumento dell’ansia. Gli animali tendevano quindi a evitare il contatto con gli altri animali.
La scoperta dimostra che alla base dell’autismo ci potrebbe essere anche una disfunzione tattile. Il senso del tatto è infatti fondamentale nelle interazioni con il prossimo. Delle anomalie nel mondo in cui viene percepito il tocco esterno potrebbero facilitare i deficit comportamentali.
Fonte: lescienze.it