Il 13 aprile, in occasione della Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi, l'Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari ha lanciato la campagna #AltPigrizia. Durante la giornata ci sono stati incontri e iniziative in tutta Italia e sui social, per sensibilizzare la gente su come prevenire questa patologia.
La trombosi è una patologia causato dalla formazione di coaguli all’interno dei vasi sanguigni e che possono bloccare la circolazione. Colpisce ogni anno circa 600 mila italiani ed è spesso causa di ulteriori problematiche, come ictus, infarto, embolia.
Esiste una predisposizione genetica allo sviluppo di trombi, ma non è di per sé sufficiente a provocare la patologia stessa. L’assetto genetico si manifesta in determinate condizioni di rischio, come malattie infiammatorie, traumi, interventi, terapia ormonali o farmaci chemioterapici. La causa principale della trombosi è però uno stile di vita sregolato, un fattore sempre più importante dopo i 40 anni.
Il modo migliore per prevenire la trombosi e ciò che ne consegue è vivere bene. Ciò significa niente fumo, peso sotto controllo, attività fisica regolare e controlli medici periodici su colesterolo, trigliceridi, glicemia e diabete. Le donne un indice di massa corporea superiore a 30 inoltre farebbero bene a evitare la pillola contraccettiva, poiché aumenta fino a 30 volte il rischio di trombosi e ictus. Lo stesso vale per le terapie ormonali sostitutive durante la menopausa. Questo è almeno quanto risulta da uno studio dell'Academic Medical Centre di Amsterdam.
Per i soggetti a rischio esistono farmaci appositi che fluidificano il sangue, diversi a seconda della trombosi che si deve evitare. Salvo però predisposizione genetica o casi di rischio particolarmente forte, il modo migliore per ridurre le probabilità di una trombosi è avere uno stile di vita attivo e dire #AltPigrizia. Proprio come ha fatto l'Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari.
Fonte: repubblica.it