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Aurora magazine

Disordini psichiatrici in gravidanza: il feto è al sicuro

I disordini psichiatrici in gravidanza non sono associati a complicazioni né per la madre né per il feto. Che si tratti di attacchi di panico, ansia generalizzata ed episodi di depressione maggiore, il feto è al sicuro. Lo studio ha però trovato una correlazione tra l’uso di farmaci e conseguenze negative. Il risultato è in contraddizione con altri studi, che invece dicono il contrario.

Il team della professoressa Kimberly Ann Yonkers, autrice dello studio, ha analizzato i dati di 2.654 donne. Le donne erano tra la prima e la 17a settimana di gestazione e soffrivano di malattie psichiatriche di vario genere. I medici hanno intervistato le partecipanti all’inizio, intorno alla 28a settimana e 8 settimane dopo il parto.

Hanno dimostrato che coloro che usavano benzopiridine erano più a rischio di parto prematuro. Gli inibitori della ricaptazione della serotonina, invece, sono stati associati a ipertensione materna e difficoltà respiratorie nei neonati.

Molti percepiscono i trattamenti farmacologici psichiatrici come qualcosa di opzionale. In gran parte dei casi, non è così. Alcuni disordini sono così debilitanti da impedire di portare a termine la gravidanza. È una buona notizia che i disordini in sé non siano dannosi per il feto, ma le donne che ne soffrono hanno comunque il diritto di curarsi.

Secondo gli autori dello studio, la soluzione da adottare è la stessa che nei casi di diabete o epilessia. Il medico deve valutare i benefici e i possibili danni derivanti dall’assunzione di farmaci. Solo così è possibile capire se sia meglio interrompere la cura o andare avanti.

Fonte: medscape.com