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Aurora magazine

I nostri gusti si sviluppano nel pancione

I gusti in fatto di cibo sono una scoperta precoce, che risale addirittura alla vita nel grembo materno. Lo ha evidenziato un team di esperti durante la tavola rotonda “Alimentazione nei primi 1000 giorni di vita”. L’evento si è tenuto a Napoli, durante il congresso della Società Italiana di Pediatria.

Secondo i pediatri, il rapporto del bambino con il cibo comincia addirittura prima del parto. È importante che la futura mamma controlli l’alimentazione in gravidanza. Il passaggio di sostanze nutritive attraverso la placenta influenza non solo lo sviluppo del bambino, ma anche il suo gusto. Un’alimentazione poco sana può avere conseguenze negative sia da punto di vista fisico, sia sul fronte delle abitudini alimentari future. Durante la gravidanza è consigliabile sottoporsi ad esami di screening prenatale, come il test del DNA fetale. Questi esami calcolano la percentuale di probabilità per cui il feto può essere affetto da anomalie cromosomiche.

Dopo il parto, è consigliabile scegliere l’allattamento al seno là dove possibile. L’allattamento dovrebbe andare avanti il più possibile, anche fino all’anno di vita. L’allattamento al seno è infatti fondamentale per un corretto sviluppo sia fisico che psicologico. Nel caso in cui la madre fosse impossibilitata ad allattare, è bene accertarsi che il bambino assuma omega3.

Al momento dello svezzamento emergono eventuali gusti già presenti nel bambino. Il modo migliore per guidarli verso un’alimentazione sana e bilanciata è rivolgersi al pediatra. Lui sarà in grado di consigliare gli alimenti da introdurre, nei modi e nei tempi opportuni.

Fonte: ansa.it