Le donne incinte devono stare molto attente con l’assunzione di farmaci e consultare sempre il proprio medico. Questo principio si applica anche ad una scoperta fatta da un gruppo di ricercatori canadesi. Un team dell’Università Laval ha analizzato gli effetti dell’aspirina in gravidanza. Ha così scoperto che in piccole dosi previene la preeclampsia e le anomalie nel peso fetale.
La preeclampsia è un disordine multisistemico che provoca anomalie nella formazione e nelle funzioni della placenta. Nella madre aumenta il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari, come ipertensione cronica e ictus. Inoltre, insieme a uno scarso peso alla nascita, è uno dei principali pericoli per la salute del bambino. I bambini nati da madri con la preeclampsia hanno maggiori probabilità di incorrere in ictus e patologie coronariche una volta adulti.
I ricercatori sono partiti da studi precedenti per trovare nuovi possibili trattamenti per il disordine. Hanno analizzato 45 studi, per un totale di 20.909 donne incinte. Si sono concentrati sui soggetti che avevano dichiarato di aver assunto aspirina in gravidanza, prendendo nota anche del dosaggio. Hanno quindi cercato una correlazione tra riduzione del rischio di preeclampsia e assunzione di aspirina in gravidanza. Hanno inoltre cercato il dosaggio ottimale per ottenere gli effetti migliori.
Parte delle donne avevano ricevuto aspirina, parte un placebo e una terza parte non aveva ricevuto niente. I ricercatori hanno suddiviso i casi a seconda del dosaggio e del periodo nel quale le puerpere avevano cominciato l’assunzione. Il primo gruppo comprendeva donne che avevano iniziato prima della 16° settimana, il secondo dopo la 16°.
Il gruppo che aveva cominciato il trattamento prima della 16° settimana ha mostrato un tasso minore di casi di preeclampsia. Anche il peso dei bambini alla nascita era in media più alto rispetto a quante non avevano assunto niente. Inoltre, a un dosaggio maggiore è corrisposto un rischio minore. La scoperta è in linea con quanto evidenziato negli studi precedenti. Ciononostante, prima di cominciare ad assumere regolarmente aspirina in gravidanza sarà meglio aspettare altri studi.
Durante la gravidanza è consigliabile che la mamma monitori la propria salute e quella del bebè: una sana alimentazione e controlli medici regolari sono consigliati. Esami di screening prenatale come il test del DNA fetale rilevano la presenza di eventuali anomalie cromosomiche nel feto.
Fonte: medicalnewsbulletin.com