Uno studio delle Università di Yale e di Chicago rivela che il progesterone potrebbe ridurre il rischio di aborti spontanei. I ricercatori hanno analizzato 116 donne che hanno sofferto di aborti spontanei multipli nel primo trimestre di gravidanza. Da quanto osservato, assumere progesterone poco dopo l’ovulazione le avrebbe aiutate a superare lo scoglio dei primi tre mesi.
Il Dr. Harvey J. Kliman, uno degli autori dello studio, ha sviluppato un test per verificare lo stato di salute dell’endometrio. L’endometrio è lo strato dell’utero che fornisce nutrimento all’embrione fino all’ottava settimana. A partire dalla nona settimana, il sangue della madre continua a svolgere questa funzione mediante il cordone ombelicale. Nel momento in cui l’endometrio mostra delle anomalie, l’embrione non riceve il nutrimento necessario e si verifica l’aborto spontaneo. Il test di Kliman serve proprio per verificare se l’endometrio è in grado di assolvere alla sua funzione, così da predire un’eventuale predisposizione all’aborto spontaneo.
Le partecipanti allo studio erano tutte donne con anomalie dell’endometrio, che avevano provocato aborti multipli nelle prime settimane. In tutti i casi, l’embrione riusciva ad attaccarsi all’endometrio ma non riceveva abbastanza nutrimento. Con l’assunzione del progesterone, però, il loro endometrio ha cominciato a produrre più nutrienti ed è riuscito a sostenere la gravidanza.
Sarà necessario effettuare ulteriori test. Se si avessero altri risultati positivi, l’assunzione di progesterone per la prevenzione degli aborti spontanei potrebbe diventare la norma.
Fonte: eurekalert.org