La gravidanza aumenta il rischio di ictus più nelle donne giovani che in quelle adulte. Lo dice uno studio del Columbia University Medical Center, condotto su donne tra i 12 e i 55 anni suddivise in tre gruppi in base all’età. Lo studio è però ancora poco chiaro sulle cause del fenomeno.
Si calcola che 34 donne su 100.000 abbiano un ictus associabile alla gravidanza. Negli ultimi anni, con l’aumentare dell’età media delle puerpere, si è riscontrato anche un aumento del fenomeno. La spiegazione più diffusa sta nella concomitanza tra l’aumento del rischio dovuto alla gravidanza e quello dovuto in genere all’età della gestante. Fino ad ora, però, in pochi avevano comparato l’incidenza di ictus in donne adulte non incinte con quello in coetanee incinte.
Lo studio in questione ha esaminato i dati delle donne colpite da ictus a New York tra il 2003 e il 2012. I dati riguardavano più di 19.000 donne tra i 12 e i 55 anni, di cui il 4% circa incinte o madri da pochi giorni. È emerso che il rischio di ictus durante o subito dopo la gravidanza era più alto con il crescere dell’età. I dati mostravano infatti un’incidenza di quasi 47 donne su 100.000 tra i 45 e i 55, contro 14 donne su 100.000 tra i 12 e i 24 anni. I ricercatori hanno però confrontato i dati in questione con quelli delle donne non in gravidanza.
Le puerpere tra i 12 e i 24 anni hanno meno possibilità di avere un ictus rispetto alle puerpere adulte. In compenso, hanno il doppio delle probabilità rispetto alle coetanee non incinte. Per le donne tra i 25 e i 34 anni, invece, la gravidanza aumenta il rischio di ictus solo di 1 volta e mezza. La differenza cala ulteriormente tra i 35 e i 55 anni. Le ragioni non sono ancora chiare, ma ulteriori ricerche aiuteranno a comprenderle e a prevenire il fenomeno.
Fonte: columbia.edu