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Aurora magazine

Il paracetamolo in gravidanza legato a problemi comportamentali

Una ricerca pubblicata sulla rivista Paediatric and Perinatal Epidemiology esamina gli effetti del paracetamolo in gravidanza. I ricercatori hanno analizzato il comportamento, la memoria e le capacità cognitive di un gruppo di ragazzi tra i 6 mesi e i 17 anni. Da quanto è emerso, l’esposizione al farmaco sarebbe correlata a problemi comportamentali.

I ricercatori sono partiti da questionari e informazioni scolastiche raccolte da uno studio degli anni ‘90 del Bristol’s Children. I dati riguardavano circa 14.000 bambini, il 43% dei quali esposti al paracetamolo in gravidanza. Le loro madri avevano infatti dichiarato di aver presto “qualche volta” il farmaco, soprattutto per alleviare piccoli dolori comuni durante i nove mesi.

Il paracetamolo viene considerato un farmaco sicuro da prendere in gravidanza. Ciononostante, gli scienziati hanno evidenziato un collegamento tra la sua assunzione in gravidanza e alcuni problemi nello sviluppo. I bambini esposti al paracetamolo sono più soggetti a iperattività e problemi d’attenzione. Anche il tasso di problemi comportamentali è più alto rispetto alla media. Eppure, questo squilibrio pare sparire nei primi anni della scuola elementare.

Lo studio non dà risposte chiare e univoche, ma solleva un problema: il paracetamolo è davvero sicuro? Il professor Jean Golding, a capo dello studio, teme che il farmaco possa avere molti più effetti negativi di quanto sia noto al momento. Al momento non ci sono prove di un legame causale tra assunzione del farmaco e problemi comportamentali. Vale comunque la pena prestare attenzione a ciò che si assume in gravidanza.

Fonte: bristol.ac.uk