Secondo uno studio presentato al Congresso Europeo sull’Obesità, la chirurgia per la perdita di peso aumenta il rischio di complicazioni in gravidanza. Gli autori dello studio hanno rilevato un tasso maggiore di parti prematuri, con bambini piccoli e affetti da anomalie congenite.
Gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre 14.800 gestazioni in donne che si erano operate per perdere peso. Li hanno comparati con quelli di quasi 4 milioni di gravidanze non influenzate da questo fattore. Dai risultati è emerso un tasso maggiore di rischio per il primo gruppo, che andrebbe quindi seguito molto di più durante i nove mesi e subito dopo.
Il bypass gastrico è un tipo di operazione usato in caso di obesità grave, per aiutare la perdita di peso. Potrebbe però ostacolare la buona riuscita della gravidanza, con effetti negativi sulla madre e sul bambino. Il bypass ostacola infatti l’assorbimento di nutrienti fondamentali per lo sviluppo del bambino. Questo si traduce in un 57% di probabilità in più di parto prematuro, con il 29% in più di anomalie congenite e un peso alla nascita inferiore rispetto alla media.
Per il momento è poco chiaro in che modo la chirurgia influenzi lo sviluppo fetale esattamente. I dati sono però chiari, quindi le future mamme con bypass gastrico hanno bisogno di cure in più. È importante che seguano una dieta ad hoc, arricchita con integratori in modo da ridurre il più possibile gli effetti collaterali dell’operazione.
Fonte: easo.org