L’esposizione prenatale a grandi quantità di bisfenolo A (BPA), anche nei livelli considerati “sicuri” per legge, modifica il ciclo circadiano. Lo rivela uno studio presentato al convegno annuale della Società di Endocrinologia. Secondo i ricercatori, questi cambiamenti potrebbero contribuire all'iperattività di certi topi.
L'ipotalamo è un’area suscettibile a problemi di sviluppo causati dal BPA. Al suo interno c’è anche il cosiddetto orologio biologico, che regola i ritmi giornalieri di tutto l’organismo. L’esposizione in utero alla sostanza può ostacolare il corretto sviluppo dell’ipotalamo. Ciò causa iperattività, probabilmente a causa di un’alterazione nel ciclo circadiano.
I ricercatori hanno diviso le cavie gravide in due gruppi, uno alimentato con cibo normale e l’altro con cibo contaminato con piccole dosi di BPA. I piccoli sono cresciuti insieme per circa 12 settimane, dopodiché i ricercatori li hanno separati e ne hanno monitorato il ciclo sonno-veglia per 4 mesi. In questo periodo, hanno misurato le loro capacità di aggiustare il proprio ritmo in base all’ambiente e agli stimoli.
I piccoli esposti al bisfenolo A sono risultati molto più attivi della media, anche durante i lassi di tempo passati al buio. Il loro ciclo circadiano si è presto disgregato, come dimostrato dalle alterazioni nelle attività giornaliere. Ciò dimostra che basta poco BPA per alterare l’orologio interno.
Fonte: www.endocrine.org