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Aurora magazine

Il 50% delle donne continua a bere in gravidanza

L’Istituto Superiore di Sanità lancia l’allarme: in Italia poco più del 50% delle future mamme continua a bere.

Si parla di almeno 2 bicchieri di alcool durante la gravidanza, una quantità in apparenza minima, ma comunque estremamente pericolosa per il feto. Pericoli talvolta individuabili mediante diagnosi prenatale, altre volte molto più subdoli.

Si calcola che il consumo massimo di alcool in gravidanza dovrebbe essere di un bicchiere. Ciononostante, il 50% delle donne in gravidanza dichiara di mantenere le abitudini che aveva prima della gravidanza. Considerando che l’età media della gravidanza in Italia è tra i 30 e i 35 anni, il consumo medio di alcool durante la gestazione è appunto di due bicchieri. Ciò significa che 7 neonati su 100 sono esposti all’alcool mentre sono ancora nel grembo materno.

Gli effetti dell’alcool in gravidanza più gravi ed evidenti, individuabili spesso mediante diagnosi prenatale, sono malformazioni e patologie di vario tipo. Ci sono però anche effetti individuabili solo dopo la nascita, durante la crescita del bambino. Si parla di capacità cognitive alterate, disturbi della crescita, mancanza di reattività.

Se possibile, l’alcool andrebbe evitato anche prima della gravidanza. Organi vitali come cuore e cervello si formano infatti durante i primi 15 giorni dal concepimento. Molte donne sono sanno di essere incinte in quella fase e l’eccesso di alcool potrebbe minare allo sviluppo dei neuroni.

Fonte: ansa.it

Tags: Diagnosi prenatale