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Aurora magazine

La placenta si adatta ai deficit nutrizionali

Un team di Cambridge ha scoperto che la placenta si adatta ad eventuali deficit nutrizionali o di ossigeno. In base alle condizioni della madre, modifica l’apporto di sostante nutrienti e di ossigeno al feto.

I ricercatori si sono concentrati su come i mitocondri della placenta cambiano per adattarsi alle esigenze di mamma e bambino. In alcuni casi, le carenze portano ad aborti spontanei e parti pretermine. Altre volte, influiscono negativamente sul peso del bambino alla nascita e ne minano la salute. I bambini troppo piccoli rischiano infatti morte in culla, paralisi cerebrale, problemi nello sviluppo, obesità.

Per provare la propria tesi, gli scienziati hanno inserito gruppi di cavie gravide in ambienti ostili. Alcune di esse sono rimaste in ambienti con poco ossigeno, simili al Perù o ad altri paesi situati in alta quota. Altre hanno ricevuto meno nutrienti di necessario. In entrambi i casi, i mitocondri hanno reagito alle condizioni ambientali e il cambiamento ha avuto ripercussioni sui feti. Molti di questi si sono sviluppati meno di quanto avrebbero dovuto, con ritardi nello sviluppo fetale.

Lo studio prova che i mitocondri sono fondamentali per il corretto funzionamento della placenta. Il prossimo passo sarà comprendere come questo influenza alcune gravidanze anche in condizioni ottimali. In questo modo, si potrebbe intervenire per migliorare l’apporto di ossigeno e nutrienti al feto.

I ritardi nello sviluppo fetale hanno gravi conseguenze anche nella vita adulta del bambino. Sono infatti legati a problemi cardiovascolari e di obesità. I bambini molto piccoli alla nascita rischiano inoltre di avere problemi ai reni, al fegati e ai muscoli, sviluppatisi meno durante la gestazione.

Fonte: joh.cam.ac.uk