Uno studio del Centre Hospitalier Universitaire Sud Réunion prova l’importanza di dimagrire in gravidanza. Questo vale ovviamente per le donne obese, la cui condizione mette in pericolo la loro salute e quella del piccolo. In questi casi, le linee guida tradizionali non vanno bene.
Lo studio aveva due obbiettivi principali: determinare il BMI materno migliore per la salute del bambino; studiare il legame tra peso prima della gestazione, peso guadagnato in gestazione e dimensioni del neonato alla nascita. A questo scopo, il team del professor Pierre-Yves Robillard ha analizzato oltre 52.092 gravidanze portate a termine tra il 2001 e il 2007.
I ricercatori hanno diviso le donne in gruppi e hanno stabilito quanto peso avrebbero dovuto prendere in base al loro BMI. L’idea era stabilire un legame tra indice di massa corporeo materno e dimensioni del bambino alla nascita.
Da quanto è emerso, le donne molto magre tendono a dare alla luce bambini troppo piccoli e viceversa. Nel mezzo ci sono le donne normopeso. La dieta in gravidanza aiuterebbe però a riequilibrare almeno in parte le situazioni più estreme. Le donne molto sottopeso, con un indice di massa corporea di 17 kg/m2, dovrebbero prendere circa 21.6 kg. Le donne obese, con un BMI di 32 kg/m2, dovrebbero prendere circa 3.6 kg. Le donne molto obese, invece, dovrebbero perdere 6 kg.
Da quanto emerge dallo studio, quindi, chi ha un indice di massa corporea di 40 kg/m2 non dovrebbe prendere peso. Al contrario, queste future mamme dovrebbero addirittura portare avanti una dieta durante la gestazione. Ciò diminuirebbe i rischi legati al portare avanti una gravidanza in stato di obesità. Pur non garantendo il massimo della sicurezza, permetterebbe comunque di salvaguardare la salute del bambino.
Fonte: medscape.com