Uno studio dell’Università di Southampton, in Gran Bretagna, rivela che chi è nato in autunno o in inverno è più a rischio di allergie. Nel DNA è infatti presente un marcatore che collegherebbe stagione di nascita e predisposizione a questo genere di disagi.
La scoperta ha le sue radici nell’epigenetica, la branca della genetica che studia in che modo l’espressione genica può cambiare senza alterazioni del DNA. Mentre il DNA viene ereditato dai genitori, i marchi epigenetici rispondono anche alle alterazioni ambientali durante la gestazione, alla dieta condotta dalla madre in gravidanza, alla presenza o meno di allergeni nell’aria. Modificazioni che rimangono impresse per anni nel genoma del nascituro e che, secondo gli studi, hanno le loro radici nel grembo materno ma si sviluppano dopo la nascita.
Lo studio inglese è stato condotto su 367 bambini, tutti provenienti dall’isola di Wight in Gran Bretagna. Dall’analisi dei loro profili genetici è emerso che a 18 anni il genoma di una persona mostra ancora segni della stagione in cui è nata. Questo potrebbe spiegare il collegamento tra stagione di nascita e maggiore o minore propensione alle allergie.
La finalità dello studio non è consigliare di concepire in una stagione piuttosto che in un’altra. I ricercatori mirano a comprendere piuttosto quali sono i fattori stagionali che provocano l’emergere di un’allergia in età adulta. In questo modo si potrebbe aiutare la madre a integrare eventuali minerali o vitamine mancanti in una determinata stagione, così da ridurre il rischio di allergia nel nascituro.
Fonte: corriere.it