Uno studio italiano, coordinato Dario DiFrancesco dell’Università Statale di Milano, avrebbe individuato la causa genetica della tachicardia ereditaria. La ricerca è stata pubblicata sula rivista European Heart Journal è ricostruisce il meccanismo molecolare che provocherebbe la tachicardia.
Chi soffre di una forma di tachicardia ha a riposo una frequenza cardiaca di 95-100 battitti al minuto, con improvvise accelerazioni non giustificate dai bisogni dell'organismo. Pur sospettando un'origine genetica per alcune di queste forme, fino ad oggi gran parte delle cause erano sconosciute.
I ricercatori hanno studiato una famiglia affetta da Tachicardia Sinusale Inappropriata. Tutti i componenti mostrerebbero un'anomalia nel gene HCN4, che controlla la produzione delle proteine canale che regolano il ritmo cardiaco. Nel 2006 lo stesso team di ricercatori aveva ricollegato a una mutazione del gene HCN4 anche una forma di bradicardia, una patologia nella quale la frequenza cardiaca è troppo bassa. Benché i risultati sulle tachicardie abbiano tardato ad arrivare rispetto a quelli delle bradicardie, lo studio del 2006 sarebbe stato determinante.
Lo studio spiegherebbe alcune caratteristiche della Tachicardia Sinusale Inappropriata fino a questo momento inspiegabili. Tra queste ci sarebbe la dipendenza dal sistema nervoso autonomo, con improvvisi aumenti della frequenza cardiaca innescati dallo stimolo simpatico adrenergico. Avrebbe inoltre spiegato il perché degli effetti positivi dell'ivabradina su questa forma di tachicardia: il farmaco bloccherebbe le proteine canale, rallentando così il ritmo cardiaco.
Fonte: ok-salute.it