Il disturbo del movimento congenito dello specchio è una malattia genetica rara, che colpisce 1 persona su 1 milione. Chi ne è affetto accompagna ogni movimento volontario di una parte del corpo con un movimento involontario dell'altra parte. Se alza volontariamente la mano destra, quindi, alza involontariamente anche quella sinistra. Di solito il disturbo colpisce solo gli arti superiori e dura per tutta la vita.
Il movimento congenito dello specchio è un disordine ereditario provocato nel 35% dei casi da anomalie dei geni DCC e RAD51. Molto più raramente, il soggetto eredita la forma autosomica recessiva della malattia. Ciò significa che il gene risulta recessivo nei genitori, che sono quindi portatori sani, e si manifesta solo nel figlio. Perché ciò accada, è necessario che il soggetto erediti l'anomalia genetica da entrambi i genitori.
Benché fastidioso, il disturbo del movimento congenito dello specchio non implica cambiamenti drastici nella vita di una persona. Rende molto complessi alcuni gesti semplici per tutti gli altri, come la scrittura su tastiera o mano. A parte questo, non comporta problemi a livello di sviluppo cerebrale.
A volte il disturbo è associato all'agenesia del corpo calloso, sindrome invece molto debilitante. Consiste infatti nell'assenza totale o parziale del corpo cavernoso, che unisce emisfero destro e sinistro. I soggetti che ne soffrono hanno problemi nella comunicazione gestuale e fonetica, non potendo coordinare le due metà del corpo. Hanno inoltre difficoltà nel capire le espressioni facciali e i concetti molto astratti.