Uno studio della Washington University School of Medicine ha identificato alcune varianti genetiche proprie delle persone di origine finlandese. Secondo i ricercatori, i geni in questione potrebbero aumentare il rischio di obesità, diabete, ipercolesterolemia. In maniera indiretta, potrebbero quindi essere legati a un aumento delle probabilità di contrarre malattie cardiovascolari.
Gli autori dello studio hanno identificato 26 variazioni genetiche rilevanti per la salute cardiovascolare e metabolica. Di queste, 19 sono peculiari degli individui finlandesi o di origine finlandese. Si calcola infatti che siano 20 volte più frequenti in Finlandia che nel resto di Europa. La popolazione del paese è infatti isolata e caratterizzata da un patrimonio genetico relativamente simile.
La Finlandia è un paese rimasto isolato per secoli, con pochissima immigrazione nel corso della storia. Negli anni, ci sono stati almeno due eventi disastrosi che hanno causato un crollo nella popolazione. Di conseguenza, i finlandesi di oggi provengono tutti da un range limitato di patrimoni genetici. Questo ha causato la formazione di un gruppo di malattie specifiche di quella zona, detto Finnish Disease Heritage.
I disturbi in questione non fanno parte della lista: sono troppo subdoli. Eppure lo studio ha evidenziato una correlazione tra queste anomalie “finlandesi” e disturbi di tipo metabolico e cardiaco. I ricercatori vorrebbero verificare se ci sono casi simili in altre popolazioni isolate, come quelle delle isole Samoa del Sud Pacifico.
Fonte: medicine.wustl.edu