Un team dell’Università di Trento ha messo a punto una nuova tecnica di editing genetico. Si chiama evoCas9 ed è ancora più precisa della Crispr/Cas9. Secondo gli autori dello studio, questa tecnica renderà possibile correggere le alterazioni legate a malattie genetiche e tumori.
La molecola Cas9 usata per la Crispr modifica il gene che interessa e quello che vi sta intorno. In questo modo provoca delle mutazioni ulteriori difficili da prevedere, che potrebbero avere a loro volta conseguenze negative. Invece, la nuova tecnica sfrutta un enzima in grado di modificare solo il punto che interessa. Si potrebbe quindi sfruttare evoCas9 anche in settori non medici, come allevamento e agricoltura.
Il nome evoCas9 arriva dal processo che sta dietro lo sviluppo della molecola, simile all’evoluzione darwiniana. La molecola Cas9 nasce nei batteri ed è imprecisa per proteggere l’organismo contro tutti i DNA estranei. I ricercatori l’hanno quindi fatta evolvere nei lieviti, che sono cellule semplici ma più simili a quelle umane. Generazione dopo generazione, hanno selezionato le versioni più precise fino a ottenere il risultato desiderato.
Una volta ottenuta la versione di Cas9 ultra precisa, hanno sperimentato evoCas9 su cellule umane. Rispetto all’originale Crisp/Cas9, la nuova versione ha solo quattro amminoacidi diversi e un criterio di selezione del tutto diverso. Per sviluppare la tecnica di editing originale, i ricercatori statunitensi avevano fatto affidamento su degli algoritmi. I ricercatori italiani hanno invece fatto evolvere la loro molecola in vivo.
Fonte: repubblica.it