Un team di ricerca della Johns Hopkins University, in collaborazione con la Florida State University e la Emory University, ha trovato un possibile legame tra il virus Zika e la microcefalia. La scoperta potrebbe essere il primo passo per l'elaborazione di un trattamento.
I ricercatori delle tre università hanno portato avanti uno studio lampo, della durata di solo un mese, per contrastare la minaccia incombente del virus Zika. Il team ha osservato da vicino il comportamento del virus, usando cellule umane coltivate in laboratorio.
Dallo studio è emerso che il virus Zika colpisce i progenitori neurali corticali embrionali, le cellule staminali dalle quali si sviluppa la corteccia celebrale. Il virus usa queste cellule staminali del cervello per replicarsi, interferendo con il loro ciclo vitale. Le cellule smettono di moltiplicarsi e muoiono nel giro di tre giorni.
La scoperta potrebbe spiegare il legame tra microcefalia e virus, anche se serviranno ulteriori studi per confermare il nesso di causa-effetto. Il prossimo passo della ricerca sarà creare dei mini cervelli in laboratorio, ottenuti con le cellule staminali. Li useranno per portare avanti le ricerche e sperimentare nuovi farmaci.
Fonte: ansa.it