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Incinte dopo l’adozione: perché succede?

Sono noti diversi casi di donne in apparenza sterili, rimaste però incinte dopo aver adottato. È difficile effettuare uno studio rigoroso a riguardo, eppure quasi tutti i medici della fertilità possono raccontare storie del genere. Come si spiega il fenomeno?

Secondo uno studio britannico del 2016, c’è il 29% di possibilità di concepire naturalmente entro 6 anni dalla fine delle procedure di fecondazione assistita. Lo studio ripercorre le orme di un altro studio del 2012, condotto su oltre 2.100 coppie. Le coppie si erano sottoposte ai trattamenti circa 10 anni prima. Tra coloro che non avevano concepito grazie alla procedure, il 24% aveva avuto un figlio naturalmente. Tra quanti avevano invece concepito, il 17% aveva avuto un altro figlio senza assistenza.

Non esistono dati aggiornati sul collegamento tra adozione e concepimento, eppure il fenomeno pare tutto tranne che un mito. La spiegazione è molto semplice: molte coppie non sono davvero infertili. In alcuni casi, età e ansia rendono più difficile concepire naturalmente. In altri si tratta solo di impazienza e, poiché la IVF è molto più accessibile, le coppie vi ricorrono più facilmente. Si parla infatti di infertilità dopo il primo anno di tentativi falliti di concepire. Ciononostante, le coppie più ansiose non aspettano.

Un fattore rilevante è la fertilità ridotta, una cosa molto diversa rispetto all’infertilità. In questi casi le coppie ci mettono più della media a concepire, ma possono farlo senza problemi. I cicli di trattamenti per la fertilità accelerano le tempistiche e basta. Una volta nato il primo figlio o adottato, si può lavorare al secondo con molta più calma e senza stress.

Fonte: health.com