Uno studio del dipartimento di Genetica e Medicina molecolare del King’s College di Londra fornisce nuovi dati sull’acne. Questo problema tanto diffuso tra gli adolescenti, spesso legato anche a disfunzioni ormonali, ha una base genetica. I ricercatori hanno infatti individuato i geni che ne influenzano l’andamento.
L’acne è un disturbo causato dall’infiammazione delle ghiandole sebacee, che provoca punti neri e piccole pustole. Nei casi più gravi, l’infiammazione tocca gli strati più profondi della cute, provocando cisti e noduli. Se non trattate a dovere, sia l’acne superficiale sia l’acne profonda possono provocare disagio psicologico e lasciare cicatrici permanenti.
Nelle donne, il disturbo può essere causato da disturbi ormonali come l’ovaio policistico. Ciononostante, ciò non spiega tutti i casi né i diversi andamenti della malattia. Per questo motivo, il team inglese ha coinvolto circa 27.000 volontari, di cui 5.600 affetti da forme gravi di acne. I ricercatori hanno analizzato il DNA di tutti i volontari, alla ricerca di varianti genetiche collegate allo sviluppo dell’acne.
Le analisi genetiche hanno mostrato anomalie comuni a quanti soffrivano di acne grave. Le varianti si concentrano nei geni che influenzano la forma del follicoli piliferi. A seconda di com’è fatto il follicolo, questo può infatti contenere più o meno batteri della famiglia Propionibacterium acnes. Più le colonie batteriche sono ricche, più l’acne è grave e difficile da debellare.
La scoperta aiuterà a sviluppare trattamenti migliori rispetto a quelli attuali. Le terapie disponibili oggi consistono quasi tutte in creme antibiotiche e in antibiotici orali.
Fonte: humanitasalute.it