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Aurora magazine

L’inquinamento ambientale altera lo sviluppo fetale?

L’esposizione prenatale all’inquinamento ambientale può causare alterazioni a cervello e organi sessuali. C’è quindi il rischio concreto che la qualità dell’aria odierna intacchi lo sviluppo delle prossime generazioni. È quanto afferma uno studio presentato al congresso annuale della Società Europea di Endocrinologia.

Secondo i ricercatori, l’aria inquinata contiene alcuni agenti chimici che agiscono a livello endocrino. Le sostanze in questione potrebbero interferire con il funzionamento degli ormoni, causando problemi per tutto l’organismo. Tra questi ci sarebbero anche infertilità e sviluppo sessuale. È però ancora poco chiara l’effettiva estensione di questi danni. Dobbiamo avere paura anche per le prossime generazioni?

Gli autori dello studio hanno deciso di fare chiarezza: hanno fatto vivere alcune cavie gravide in un contesto di inquinamento ambientale, dopodiché hanno seguito i piccoli. I piccoli hanno manifestato anomalie nello sviluppo degli organi sessuali, oltre che comportamentali. Tutti questi problemi sono stati trasmessi anche a tre generazioni successive, nonostante non siano state esposte ad inquinamento ambientale.

Le femmine di ratto della prima e seconda generazione hanno mostrato comportamenti anomali verso i propri piccoli. In quelle della seconda e terza generazione, invece, i ricercatori hanno trovato anomalie a livello ovarico. Ciò significa che la loro fertilità era stata compromessa, pur non essendo state esposte direttamente agli agenti chimici. Gli scienziati pensano che sia colpa di un’espressione genica alterata, che ha modificato la regolazione degli ormoni riproduttivi.

La scoperta solleva domande inquietanti: quale eredità stiamo lasciando alle generazioni future? L’azione degli inquinanti presenti nell’aria rischia davvero di intaccare il futuro dell’umanità?

Fonte: eurekalert.org