Il team del professor Federico Forneris dell'Università di Pavia ha svelato la struttura molecolare dell’enzima LH3. L’enzima regola la maturazione del collagene, la proteina che sostiene cellule e tessuti. Un suo eventuale malfunzionamento è legato a malattie genetiche rare e provoca la formazione di metastasi in caso di tumore.
I ricercatori hanno riportato per la prima volta la struttura molecolare in 3D di LH3. Per farlo hanno usato la cristallografia a raggi X. Ciò ha permesso di ottenere molti dettagli inediti sul funzionamento dell’enzima. In particolare, ha dato una spinta alla ricerca sulle malattie genetiche del collagene.
L’enzima LH3 ha una struttura molecolare atipica: due copie dell’enzima lavorano in simultanea, formando una geometria allungata. È il motivo per cui fino a ieri c’erano scarse informazioni su LH3. Serviva un modello in 3D per comprenderne l’esatto funzionamento. In più, i ricercatori hanno scoperto che l’enzima svolge più attività enzimatiche, il che è molto raro.
Le anomalie genetiche legate a LH3 sono alla base di gravi malattie genetiche di ossa e tessuti connettivi. Tra queste ci sono osteogenesi imperfetta, sindrome di Elhers-Danlos e sindrome di Bruck. Inoltre, il malfunzionamento di LH3 facilita la metastatizzazione di diversi tipi di tumore. L’enzima crea infatti delle strade di collagene attorno alle cellule tumorali, stimolandone la migrazione.
Il team pavese utilizzerà su altri enzimi le strategie usate per lo studio LH3. L’obiettivo è trovare le cause genetiche e molecolari che provocano la formazione delle metastasi. La speranza è riuscire a sviluppare farmaci che prevengano la metastatizzazione dei tumori solidi.
Fonte: lescienze.it