Un team di ricerca australiano ha identificato nuovi marker genetici per il glaucoma. I ricercatori hanno coinvolto oltre 134 mila persone provenienti da tutto il mondo. Grazie alle analisi genetiche, hanno identificato le anomalie che aumentano il rischio di contrarre la malattia. Alla guida del team internazionale c’era l’Institute of Medical Research, dell’Università della Tasmania.
Gli scienziati hanno identificato 101 marker genetici, dei quali 85 sconosciuti fino a oggi. Questi ultimi influenzano la pressione nell’occhio, una delle ragioni per cui si sviluppa la malattia. Grazie alla scoperta, forse si potranno sviluppare test genetici per la diagnosi precoce. Infatti oggi non esistono modi per individuare il glaucoma nelle primissime fasi.
La perdita della visione periferica è il primo sintomo del glaucoma, ma compare solo quando la malattia è già in fase avanzata. Il dottor Alex Hewitt ha quindi guidato il presente studio, così da rendere possibile la diagnosi precoce. Secondo i dati raccolti, coloro che mostrano le varianti genetiche hanno 6 volte il rischio di sviluppare la malattia. C’è di più.
I trattamenti oggi disponibili mirano a ridurre la pressione nell’occhio. La scoperta delle nuove varianti genetiche potrebbe offrire delle alternative, così da sviluppare terapie nuove. In più, migliorerebbe la diagnosi e offrirebbe la possibilità di lavorare a trattamenti preventivi.
Fonte: ansa.it