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Aurora magazine

Analizzare il muco cervicale svela il rischio di parto prematuro

Circa il 18% dei bambini nascono prematuri. Un milione di questi non sopravvivono, mentre i rimanenti rischiano conseguenze permanenti. Ad oggi non c’è nessun test di screening prenatale che possa dire con certezza se una donna partorirà prima del tempo.

Gli scienziati del MIT hanno scoperto differenze importanti nel muco cervicale delle donne che hanno partorito pretermine. L’analisi potrebbe essere un modo sicuro per calcolare il rischio di parto prematuro. In questo modo i medici potrebbero agire per ritardare il travaglio o preparare le cure per il piccolo.

Uno studio precedente rivelava che il 25-40% delle nascite premature sono dovute a infezioni. In questi casi, i microbi raggiungono l’utero attraverso il canale cervicale, superando la barriera del muco cervicale. Inoltre, le donne con gravidanze a rischio hanno mostrato di avere uno strato di muco molto più debole ed elastico. Tutto questo fa pensare che analizzare il muco prima del parto potrebbe aiutare a prevenire eventuali problemi.

Gli scienziati hanno analizzato il muco cervicale di due gruppi di pazienti da poco diventate mamme. Le donne del primo gruppo avevano avuto gestazioni a basso rischio, quelle del secondo gruppo ad alto rischio. Le donne del primo gruppo avevano partorito nei termini, le altre tra la 24a e la 34a settimana. I dottori sono riusciti a distinguere i campioni presi dalle une piuttosto che dalle altre solo studiandone la permeabilità.

La barriera mucosa delle donne con gravidanze ad alto rischio è risultata più permeabile della media. Ciò facilita l’ingresso di batteri e microbi, con conseguenti infezioni pericolose per il bambino. Inoltre, il muco alterato pare essere meno in grado di trattenere cellule immunitarie e anticorpi che potrebbero combattere l’infezione.

Fonte: web.mit.edu