L’8 aprile scorso all’ospedale Bambino Gesù è nato il primo bambino ad alto rischio. Il bambino soffriva di ernia diaframmatica congenita, una patologia che richiedeva un’assistenza specialistica e immediata. Oggi il bambino sta bene, grazie agli ostetrici dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, a chirurghi neonatologi e ginecologi.
Al Bambino Gesù si trova assistenza per tutto ciò che riguarda la medicina pediatrica, la diagnostica prenatale e la ginecologia. Manca però un reparto per parto e degenza post-parto. La Regione Lazio ha dato l’autorizzazione a creare un piccolo reparto per i casi di parto ad alto rischio. In questo modo si evita il trasporto di bambini già molto delicati. Inoltre è disponibile un’assistenza immediata per intervenire immediatamente in caso di bisogno, anche chirurgicamente.
Nel 2017 sono previste 30 nascite ad alto rischio programmate, di cui 4 a giugno. Un apposito comitato di ostetrici e chirurghi ha selezionato le future mamme, in base alla gravità delle condizioni del bambino. In questo modo i bambini avranno un’assistenza tecnica immediata alla nascita, determinante per la loro sopravvivenza.
I bambini scelti soffrono di patologie congenite, tumefazioni del collo e cardiopatie potenzialmente letali alla nascita. Il primo bambino nato, Kevin, oggi è stabile e sta bene. Per valutare le condizioni del secondo bambino sarà necessario aspettare ancora un poco, ma per ora la prognosi è positiva. I medici sono comunque riusciti ad agire contro la sua trasposizione dei grossi vasi a setto integro. La patologia richiede un intervento immediato nel 20-25% dei casi, specie per scongiurare conseguenze neurologiche.
Fonte: osservatoriomalattierare.it