La prima Regione in Italia che manderà in pensione il Pap-test sostituendolo con lo screening del DNA è il Piemonte.
Il nuovo test, rivolto a donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni, permetterà rispetto al Pap-test di individuare con maggior efficienza la presenza del Papilloma virus, riducendo del 60-70 per cento l’incidenza dei tumori del collo dell’utero.
Grazie a questo test – che si avvierà entro la fine dell’anno ma il passaggio completo avverrà entro cinque anni – sarà possibile rilevare, con minore invasività rispetto al Pap-test, l’eventuale presenza del DNA dei ceppi del Papilloma virus, offrendo alle donne la possibilità di sottoporsi a un esame ugualmente valido.
Tuttavia le donne fino a 29 anni saranno comunque sottoposte a Pap-test e non a screening DNA in quanto quest'ultima indagine, evidenziando lesioni che tenderebbero a regredire spontaneamente, esporrebbe le giovani donne a trattamenti inutili.
FONTE: La Stampa