trustpilot Fantastic service
Great service with regard to both information…
logomysorgente

02  4948  5291

  • What is AURORA

    Aurora is a next-generation noninvasive prenatal test. AURORA is safe, reliable, quick
    and early

  • Safe

    Thanks to an easy maternal blood drawn, you avoid miscarriage risks associated to invasive methods such as amniocentesis or chorionic villus sampling

  • Reliable

    Sensitivity higher than 99,9% for detecting the trisomy 21, responsible for the Down syndrome

  • Early and quick

    icona svegliaThe early detection of chromosome abnormalities is foundamental:
    you can undergo AURORA from the 10th week of pregnancy

    icona documentoThe test is quick: results are available in 5-7 working days. AURORA has the lower percentage of null test of the market: 0,1%

  • Mother's serenity in three simple steps

    icotelefona

    BOOK THE TEST

    icoesami

    MAKE A PERIPHERAL BLOOD DRAW

    icoginecologo

    READ RESULTS

  • eng slide mobile01
  • eng 2 151126 banner Aurora mobile 01
  • eng 151126 banner Aurora mobile 02
  • eng 151126 banner Aurora mobile 03
  • eng slide mobile05
Eng cover cartoon
Eng cover venturetti

Latest news from the world of genetics


Le cellule immunitarie immature predicono l’esito della IVF

Nelle donne affette da endometriosi, l’analisi delle cellule immature del sistema immunitario nell’endometrio potrebbe predire l’esito della IVF. È quanto afferma uno studio del Trinity College di Dublino.

L’endometriosi è una delle cause principali di infertilità tra le donne. Si sospetta che le alterazioni nell’ambiente uterino ostacolino l’impianto dell’embrione. Nonostante sia ancora poco chiaro quale sia la causa del fenomeno, si sospetta che stia nel sistema immunitario. Le cellule immunitarie pro-infiammatorie sono infatti un elemento cruciale nell’endometriosi. In più, alcuni studi hanno mostrato il possibile ruolo delle cellule killer uterine in tutto questo.

Si pensa che le cellule killer dell’utero contribuiscano alla formazione di nuovi vasi sanguigni durante lo sviluppo della placenta. La relazione tra queste cellule e l’infertilità di chi soffre di endometriosi è, però, ancora poco chiara. Lo studio irlandese ha, quindi, analizzato campioni di sangue e di endometrio di circa 58 donne affette dalla malattia.

Tra le partecipanti, 33 si sono sottoposte a tecniche di fecondazione assistita, tra cui: fecondazione in vitro; inseminazione intrauterina; iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo; trasferimento di embrioni congelati. Di queste, 23 sono rimaste incinte e 10 no. Le altre 25 partecipanti allo studio hanno concepito in maniera naturale dopo essersi operate per l’endometriosi.

Le analisi non hanno rivelato differenze significative nei livelli di cellule killer tra le donne che avevano concepito e quelle che non l’avevano fatto. Analisi ulteriori dell’endometrio hanno però mostrato che le donne che avevano concepito avevano livelli più alti di cellule progenitrici killer. È quindi probabile che i livelli di queste cellule mostrino quante possibilità ci sono che l’impianto dell’embrione abbia successo.

Fonte: endometriosisnews.com

Link social

Link social