trustpilot Fantastic service
Great service with regard to both information…
logomysorgente

02  4948  5291

  • What is AURORA

    Aurora is a next-generation noninvasive prenatal test. AURORA is safe, reliable, quick
    and early

  • Safe

    Thanks to an easy maternal blood drawn, you avoid miscarriage risks associated to invasive methods such as amniocentesis or chorionic villus sampling

  • Reliable

    Sensitivity higher than 99,9% for detecting the trisomy 21, responsible for the Down syndrome

  • Early and quick

    icona svegliaThe early detection of chromosome abnormalities is foundamental:
    you can undergo AURORA from the 10th week of pregnancy

    icona documentoThe test is quick: results are available in 5-7 working days. AURORA has the lower percentage of null test of the market: 0,1%

  • Mother's serenity in three simple steps

    icotelefona

    BOOK THE TEST

    icoesami

    MAKE A PERIPHERAL BLOOD DRAW

    icoginecologo

    READ RESULTS

  • eng slide mobile01
  • eng 2 151126 banner Aurora mobile 01
  • eng 151126 banner Aurora mobile 02
  • eng 151126 banner Aurora mobile 03
  • eng slide mobile05
Eng cover cartoon
Eng cover venturetti

Latest news from the world of genetics


Il genoma umano si rimpicciolisce del 20%

I geni utili per la codifica delle proteine sono meno del previsto: il 20% del genoma umano sarebbe “inutile”. Questa porzione sarebbe composta da sequenze cadute in disuso o senza significato. La scoperta arriva dal Centro Nazionale Spagnolo di Ricerca Sul Cancro (CNIO) e potrebbe avere un grosso impatto pratico. Influenzerà infatti la ricerca su malattie genetiche e tumori, influenzandone anche le terapie.

Nel 2003 fu completata la mappa del DNA umano. La mappa comprendeva 20.000 geni codificanti, ovvero addetti alla produzione di proteine. Il CNIO ha deciso di verificare l’attendibilità di questo numero. A questo scopo ha confrontato i dati contenuti nei tre database più importanti al mondo: GENCODE/Ensembl, RefSeq e UniProtKB.

Messi insieme i tre database contengono tutti i 22.210 geni codificati, ma solo 19.446 sono presenti in tutti e tre. I ricercatori hanno quindi esaminato i restanti 2.764, confrontando i dati con evidenze sperimentali e annotazioni di altri ricercatori. È emerso che erano quasi tutti geni non codificanti o pseudogeni. A questo punto hanno esaminato anche gli altri geni, scoprendo che 1.470 considerati codificanti potrebbero non esserlo.

Il genoma avrebbe il 20% di geni non codificanti in più rispetto a quanto prospettato nel 2003. Per il momento i ricercatori hanno analizzato nel dettaglio solo parte del genoma. I geni “declassati” con sicurezza sono finora 300, alcuni dei quali anche molto studiati. Ci sono circa 100 pubblicazioni riguardanti questi geni, che danno per certo che siano codificanti. Un indizio di quanto potrebbe essere importante questa scoperta per la ricerca medica su malattie genetiche e tumori.

Fonte: ansa.it

Link social

Link social